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Dichiarazione sulla tregua a Gaza
"L'accordo di tregua tra Israele e Hamas è di fatto un accordo fragile, poiché nessuno dei fattori che hanno portato a questo conflitto è scomparso, da un lato l'aggressione dello Stato terrorista di Israele contro il popolo palestinese e dall'altro gli antagonismi, soprattutto nella regione del Medio Oriente, che sono sulla via di una ulteriore escalation. Inoltre, l'accordo di tregua non cancella nessuno dei crimini compiuti da Israele nel contesto di un vero e proprio sterminio del popolo palestinese.
Coloro che si affrettano a collegare la tregua con il cambio di amministrazione degli Stati Uniti, creando aspettative di sviluppi positivi a favore dei popoli con una ripartizione "pacifica" del mondo, saranno presto smentiti.
Nonostante tutti gli espedienti per imporre una falsa pace "con la pistola puntata alla testa dei palestinesi", l'accordo di tregua è stato condizionato anche dall'eroica resistenza del popolo palestinese, dalla lotta contro la guerra all'interno dello stesso Israele, ma anche dalla solidarietà internazionalista dei popoli di tutto il mondo. Questa solidarietà deve ora essere rafforzata ancora di più per porre fine all'occupazione israeliana e riconoscere il diritto del popolo palestinese ad avere la sua propria patria.
Il KKE invita il popolo greco a rafforzare ancora di più questa lotta, contro la politica del governo della "Nuova Democrazia" che, insieme alle altre forze politiche dell'euro-atlantismo, adotta il pretesto dell'"autodifesa" di Israele e promuove il potenziamento delle relazioni economiche, politiche e militari del Paese con uno Stato- terrorista. La decisione del Parlamento greco di riconoscere lo Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale dovrebbe essere attuata immediatamente."
L'ufficio Stampa del CC del KKE
18/01/25