La dichiarazione congiunta del KKE, dell'AKEL, del PC portoghese e del PC di Boemia-Moravia, su iniziativa del KKE è la risposta all'iniziativa anticomunista di alcuni eurodeputati del Partito Popolare Europeo (PPE).

La dichiarazione-condanna comune dell'anticomunismo, inviata anche ad altri eurodeputati affinché la sottoscrivano, sarà consegnata sotto forma di lettera alla presidente della Commissione europea e al Collegio dei commissari.

Il testo firmato dagli eurodeputati dei quattro partiti è il seguente:

In un momento in cui i popoli celebrano l'80° anniversario della Grande Vittoria Antifascista dei Popoli, quando, con il contributo decisivo dell'URSS e dell'Armata Rossa, nonché della resistenza popolare in vari paesi, il fascismo fu sconfitto e l'umanità fu liberata dalle atrocità naziste, è una provocazione che cinque eurodeputati del PPE abbiano chiesto una raccolta di firme per vietare la falce e il martello, simboli dell'Unione Sovietica, proibire il sostegno alle idee comuniste e promuovere la rimozione dei monumenti sovietici e antifascisti.

Queste proposte distorcono la storia e provengono da forze anticomuniste che offendono la memoria di milioni di persone che hanno perso la vita dando la vita per la vittoria antifascista dei popoli europei e per la loro lotta contro il mostro fascista. Si tratta di un ulteriore tentativo di "ripulire" il fascismo e costituisce un attacco non solo contro i comunisti, ma anche contro altri antifascisti nonché contro i popoli e i loro diritti; un attacco sostenuto da forze che cercano di falsificare il contributo dei comunisti alla lotta di liberazione dei popoli, di coprire i fallimenti delle loro politiche antipopolari e di promuovere l'estrema destra.

L'anticomunismo e l'attacco contro i diritti democratici popolari non prevarranno, la verità storica trionferà e il popolo uscirà ancora una volta vincitore, come allora.

Con stima,

Lefteris Nikolaou - Alavanos

Kostas Papadakis

Giorgos Georgiou

Joao Oliveira

Katerina Konecna

20.05.2025