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UFFICIO STAMPA DEL CC DEL KKE

Dichiarazione sugli incendi distruttivi

Nella dichiarazione del Ufficio Stampa del CC del KKE riguardo gli incendi distruttivi viene scritto quanto segue:

“Il KKE esprime le sue condoglianze alle famiglie delle vittime dagli incendi nell’area di Nea Makri e di Rafina. Si trova al fianco delle decine di feriti e migliaia di colpiti, che hanno visto i loro patrimoni compromessi dalle fiamme dagli incendi che hanno colpito l’Attica Est ed Ovest.

 

 

 

Statement of the Press Office of the CC on the fires

 

Il KKE rivendica dal governo di mobilitare tutte le necessarie forze dell’apparato statale per soccorre i residenti di tali aree. Il governo deve prendere tutte le misure necessarie in modo che:

1.Registrare immediatamente i scomparsi e di informare in modo responsabile le loro famiglie e tutti quanti cercano le loro persone.

2.Prendere misure immediate per rafforzare le strutture locali sanitarie con personale e mezzi per la cura di tutti quanti hanno necessità.

3.Prendere misure immediate per garantire alloggio sicuro, pulizia e igiene, abbigliamento e nutrizione delle famiglie colpite.

4.Immediato ripristino della distribuzione idrica ed elettrica nelle aree colpite.

5.Registrare immediatamente i danni e risarcimento totale dei negozi, delle apparecchiature, della merce dei lavoratori autonomi e dei piccoli commercianti, così come il patrimonio delle famiglie operaie e popolari.

Le decine dei morti e feriti si aggiungono alle vittime delle alluvioni dell’Attica ovest 8 mesi fa. Le innumerevoli distruzioni in abitazioni, negozi, imprese artigiane vengono ad aggiungersi nelle innumerevoli conseguenze distruttive che i strati popolari e gli operai dell’Attica vivono da tanti anni dopo eventi sismici, alluvioni e incendi. I vigili del fuoco hanno impedito un grande incidente industriale, con imprevedibili conseguenze, siccome le fiamme hanno leccato la recinzione di una grande raffineria. di petrolio

Le calamita naturali “trovano” l’Attica indifesa e le infrastrutture che potrebbero affrontare le conseguenze di tali calamita, in dissoluzione. Tranne lo sforzo eroico dei vigili del fuoco e di tutti i coinvolti, è un evoluzione prescritta che dopo tali fenomeni conteremmo nuove vittime e nuove innumerevoli distruzioni di patrimoni popolari e di ricchezza naturale. E questo perché per la prevenzione e la loro gestione preventiva non esiste nessuna pianificazione sostanziale.

Il governo, i responsabili enti statali e la regione d’Attica conoscono in modo dettagliato le carenze di personale, nei mezzi e nelle infrastrutture che necessitano per la prevenzione e per affrontare immediatamente tali fenomeni. Il KKE tempestivamente, con comizio centrale che ha fatto il 10 Maggio, aveva avvertito per le grandi carenze che si notavano all’inizio del periodo ad elevato rischio di incendio, allo scopo di contribuire con proposte sostanziali nelle questioni della prevenzione e della salvaguardia della vita umana e dell’ambiente. Però nessuna questione sostanziale non è stata risolta.

Le dichiarazioni del primo ministro nei Convegni di Sviluppo dell’Attica Est ed Ovest sono state dimostrate parole vuote. I lavori per sicurezza antincendio, come le infrastrutture contro le alluvioni e di sicurezza contro i terremoti non si realizzano perché i capitalisti e lo stato borghese la vedono come costo senza i profitti desiderati. I bisogni delle famiglie operaie e popolari letteralmente vengono sacrificati sull’altare dello sviluppo dei profitti delle imprese.

Il KKE rivolge appello ai suoi membri e i suoi simpatizzanti, ai membri della KNE di svolgere un ruolo guida tramite la loro azione nei sindacati e le altre organizzazione di massa dell’Attica per organizzare la solidarietà a tutti quanti sono colpiti dagli incendi. Per organizzare il soccorso a tutti che hanno bisogno con la raccolta di aiuto materiale e l’organizzazione di lavoro volontario. Di svolgere un ruolo guida per organizzare la lotta rivendicando infrastrutture e lavori che soddisfano i loro bisogni.”

24.07.2018